L’IPERREALISMO SIMBOLICO

L’iperrealismo moderno incontra il Rinascimento, la fusione delle due epoche e dei due stili non può che sorprendere: un tipo di composizione che tende al surrealismo pur conservando sia la freddezza del realismo sia la moderazione dell’arte tradizionale. Le donne di Attilio Cianni, infatti, raffigurate nella loro fredda bellezza, quasi sempre di profilo, che ricorda i grandi maestri del Quattrocento come Piero della Francesca, si stagliano in primo piano con le loro vesti fiorite e colorate su sfondi la cui rarefazione è paragonabile ai paesaggi e ai cieli di Giovanni Bellini. Attilio Cianni, maestro nella tecnica dell’olio su alluminio arricchito da foglia d’oro, propone una pittura che mira alla bellezza, dove la calma della forma provoca sublimazione nello spettatore, come se il compito dell’artista – anche nel clima attuale – fosse quello di proporre un modello di perfezione ideale dove il kosmos prevale sul caos, natura che si forma dalla disgregazione della materia inorganica.

L’equilibrio della natura

Ho sempre indagato sui misteri della creazione, sui principi e leggi della natura, e cosi passando attraverso il mondo della metafisica, sono arrivato ad una mia evoluzione artistica personale. Ho capito che la chiave di tutto sono le leggi della natura e la loro ciclicità, che da sempre generano la vita e la tolgono, ma lo fanno con estrema precisione e coerenza, questo accade da sempre, è un moto infinito, che si ripete anno dopo anno, col susseguirsi delle stagioni riportando la vita dopo la morte, ed ecco la che la natura rinasce da se stessa, si rigenera, risorge dalle proprie ceneri come la fenice.

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